PALAZZO MOLINELLI DI SANTA ROSALIA

PALERMO

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PALAZZO MOLINELLI DI SANTA ROSALIA
Palazzo Molinelli di Santa Rosalia, palazzo cinquecentesco edificato verso la fine del XVI secolo dallo spagnolo Bernardo de Ljermo, inizialmente destinato a diventare un ospedale, passò successivamente nel XVIII secolo alla famiglia dei Molinelli, principi di S. Rosalia. Alla morte dell’ultimo erede, il principe Giulio Cesare Molinelli, avvenuta nel 1831, il palazzo passò in mano al Ciantro e al maestro cappellano della Cattedrale, in quanto fidecommissari dell’eredità della famiglia estinta, ma l'associazione benefica che ne curava la manutenzione si accorse che le spese erano diventate eccessive e vendette l'edificio al comune nel 1883 che completò l'opera e lo assegnò all'Accademia nel 1886, il palazzo fu inizialmente condiviso dall’Accademia e dal Liceo Artistico. L'Accademia venne istituita nel 1780 nel regno di Sicilia. In origine nacque come Scuola di disegno con il corso della durata di tre anni, ed era considerata tra le dieci cattedre di Studi minori che insieme alle altre venti cattedre costituiva l'Accademia degli Studi. Pochi anni dopo, nel 1783 venne istituita anche l'Accademia dell'uomo ignudo, detta anche Accademia del nudo. Dal 1805 l'Accademia del Nudo venne associata alla cattedra di Architettura civile della Regia università, mentre la Scuola del Disegno restò invece fra le "scuole minori". Nel 1815 veniva istituita anche la cattedra di Scultura. Alla formazione del Regno d'Italia si prevede la formazione dell'Accademia con annesse gallerie per mostre temporanee e permanenti, ma tale decreto non viene portato avanti e solo nel 1879 venne riaperta e denominata "Regio istituto di belle arti", ma sprovvisto delle gallerie; inoltre il corso passa da tre a quattro anni. Nel 1886 Palazzo Fernendez divenne sede del Regio Istituto. L'unificazione di tutti gli studi d'arte in Italia avviene solo nel 1918 con l'attuazione della legge Baccelli. Durante il fascismo diviene "Regia Accademia di belle arti" e con il R.D. 31 dicembre 1923, n. 3123 del ministro Giovanni Gentile viene definito l'ordinamento, ancora in vigore. Al suo interno sono presenti gli uffici amministrativi e la Presidenza, e hanno sede i laboratori di Plastica ornamentale, Tecniche della Ceramica, Decorazione, Anatomia artistica, Incisione, Pittura, Mosaico, Design, Modellistica, l'ultima norma di riforma è avvenuta con la legge 508/1999, e con il D.M. 23 luglio 2004, n. 73 si è istituita l'attivazione presso le Accademie del corso sperimentale triennale in "Arti visive e discipline dello spettacolo" per gli indirizzi di pittura, scultura, scenografia, decorazione e grafica, disciplinando una riforma degli insegnamenti.
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