Il palazzo Merizzi fu costruito, alla fine del XVII secolo, dai fratelli Giacomo Antonio e Giuseppe riunendo e rinnovando due antichi corpi di fabbrica. Fu così realizzato anche il cortile con portici e logge chiuso a sud da un edificio costruito nel XVIII secolo contenente una grande sala con la quadreria degli antenati.
Questo cortile è ricordato nel libro “Palazzi Privati di Lombardia” dei professori G. C. Bascapé e C. Perogalli.
La famiglia Merizzi, forse originaria di Caravaggio (BG), era già presente a Tirano nel XVI secolo ed é qualificata come nobile dal 1615.
Il suo stemma consiste in un braccio nella cui mano sta un fascio di 5 spighe sottoposto ad un’aquila ed è analogo a quello della famiglia Merisi (Milano Archivio di stato Stemmarico Cremosano).
Il palazzo, vincolato come bene culturale dal 1926, è ancora per metá della famiglia Merizzi; l’altra metà appartiene a un’altra famiglia con essa imparentata.
Le quattro testate delle logge est e ovest del cortile sono decorate coi seguenti quattro stemmi: uno della famiglia Merizzi, tre delle nobildonne Maria Venosta di Tirano, (il palazzo dove era nata ora è Andres); Caterina Grana (il palazzo natio ora è Pievani Arcari) e Anna Maria Lucini.
Alcune sale del palazzo furono dipinte da pittori Ticinesi del comune di Malcantone.
Nel Palazzo è conservato l’archivio della nobile famiglia Merizzi con documenti dal 1510 al 1800 e un interessante corpus di pergamene.