Documentato come proprietà di Giovan Tommaso Vimercati, che nel 1422 lo lasciò in eredità ai frati di Sant'Agostino, all'inizio del XVI secolo fu dimora della nobile famiglia dei Griffoni Sant'Angelo. Passò ai conti Scotti sino alla seconda metà del XVIII secolo ed ebbe poi diverse destinazioni d’uso (osteria e albergo del Pozzo nuovo). Dal 1843, sino all'inaugurazione della linea ferroviaria, fu punto di partenza delle diligenze per Lodi e Milano.
Palazzo Marazzi tornò alle originarie funzioni abitative nel 1917, quando fu acquistato dal conte Fortunato Marazzi (1851-1921), generale e uomo politico che combatté negli anni 1915-16 sul Carso e diresse le operazioni per la conquista di Gorizia. L’edificio attuale, esito di rimaneggiamenti ottocenteschi e novecenteschi, è incentrato su un grande cortile rettangolare con due lati porticati. Un imponente scalone d’onore, con balaustra in pietra, conduce al piano nobile. Vi sono esposte quattro pregevoli opere di Iacopo e Leandro Bassano.