Del palazzo si hanno notizie certe a partire dal 1580, quando il proprietario Amico Ricci, ottiene dal Priore l’autorizzazione a costruire un palazzo e ad allinearlo ai fabbricati esistenti prospicenti la vecchia Via Del Commercio, ora via Matteotti. Sicuramente si trattava di più unità immobiliari separate tra loro, anche verificando le antiche mappe della città che non mostrano un’unica unità presente. La famiglia Ricci resta proprietaria degli immobili fino al 1782 quando Antonio Ricci, in più atti che si protraggono fino al 1789, vende a Marone Mancini, avvocato e capostipite della famiglia Mancini-Cortesi, la proprietà del complesso di immobili descritto. La famiglia Mancini-Cortesi possiede una delle tipografie più importanti a Macerata e, nel periodo dei moti risorgimentali e della carboneria, sarà attiva nella stampa anticlericale. La famiglia Mancini-Cortesi dette i natali a Giuseppe (1791 - 1881), apprezzato pittore.
Nel 1862, a seguito di passaggi ereditari, il complesso diventa di proprietà di Lorenzo Lazzarini Compagnoni il quale, dopo alcuni cambi di opinione sul tema, testimoniati da 3 diversi testamenti, alla sua morte nel 1880, lo lascia in eredità al nipote Lorenzo, sottraendolo dal destino di tutto l’altro ingente patrimonio familiare lasciato in eredità, per volere espresso del defunto, ad Alessandro Costa, suo figliastro. Lorenzo Lazzarini jr, nel 1895, lo vendette alla famiglia Pompei dalla quale gli attuali proprietari hanno acquistato nel 2014.