Palazzo dei Marchesi Malaspina di Mulazzo, costruito a Pontremoli a fine settecento, bella e importante facciata decorata a stucco da Portugalli, a serio rischio di degrado
Elemento architettonico settecentesco parte dell’identità storico, artistica e culturale della città da salvare e recuperare, prima che, per degrado e trascuratezza, perda i suoi elementi caratteristici in particolare le decorazioni della facciata e degli interni. La rovina della facciata inoltre contribuisce al degrado del contesto circostante, coincidente con l’antico percorso della via Francigena, che invece per la storia, per gli elementi storico-artistici che ancora contiene e per i vincoli di tutela ambientale paesaggisitica a cui è sottoposto sarebbe da riqualificare e tutelare nel suo insieme
Nella zona sud orientale della Città di Pontremoli, al centro dell’antico quartiere sviluppatosi a partire dal XII secolo sull’unica strada che, partendo dalla porta di Castelnuovo portava alla Porta Fiorentina, nei pressi della Chiesa di San Giacomo del Campo, già sede nel basso Medioevo sulla Via Francigena di un ricovero per i pellegrini diretti a Santiago di Compostela, tra Settecento e Ottocento i Marchesi Malaspina di Mulazzo costruirono il loro palazzo di famiglia. I Marchesi vollero dare al loro palazzo un’impronta caratterizzante, chiamando ad ornare sia la facciata che gli interni un noto stuccatore comacino, da decenni operante in Lunigiana Pietro Portugalli che proprio in Pontremoli aveva dato ampio saggio delle proprie capacità artistiche.