Il Palazzo Malaspina di Pavia, attuale residenza ufficiale del Prefetto, fu progettato in stile neoclassico dal proprietario Luigi Malaspina, marchese, nonché architetto e collezionista. Iniziato nel 1794, venne inserito all’estremità nord di quella che era stata la Pavia romana, quindi in un’area già fortemente caratterizzata dalla presenza di importanti edifici storici, alcuni legati a famosi personaggi come Boezio e Petrarca, i cui busti ne decorano la facciata. Grazie ad espedienti prospettici, esso viene percepito dal viandante più grande e monumentale di quanto in realtà non sia. Gli interni sono molto eleganti e arredati con decori di buon gusto e mobili d’epoca; qua e là compaiono sigle e simboli riferiti a Luigi Malaspina e a Torquato, suo erede. Collegato al palazzo e attuale sede della biblioteca e dell’archivio civici, si ammira lo Stabilimento di Belle Arti che lo stesso marchese costruì per ospitare le sue preziose collezioni, soprattutto di dipinti e stampe.