Palazzo Gobatti, proprietà e residenza di Antonio Gobatti (1809-1884), uno tra i più facoltosi possidenti del Polesine. Egli aveva vasti appezzamenti di terreno nei comuni di Adria, Gavello, Polesella e cospicue proprietà immobiliari a Ceregnano, paese in cui fu sindaco di nomina regia dal 1866 fino alla morte.
In qualità di presidente della Società del Teatro, Gobatti fu il finanziatore e il principale artefice dei restauri del massimo teatro di Rovigo nel 1858.
Ereditò due fabbricati a Rovigo, in via Casalini, nel 1861; decise di restaurare il palazzo d'angolo e farne la propria dimora, nel 1863 affidando il progetto al giovane pittore e decoratore veneziano Giovanni Biasin: l'impianto decorativo prevedeva la decorazione ad affresco del salone del piano nobile. Biasin realizza alle pareti del salone le allegorie delle quattro stagioni: Zefiro e Flora, Cerere e Trittolemo, Bacco e Arianna, Il Ratto di Prosepina e sul soffitto tondi a monocromo e figure illusionistiche.