Palazzo Giustiniani nasce nella zona denominata Terra Nova di edificazione pianificata, di fine settecento inizi ottocento, basata su isolati ortogonali. L’immobile era già stato costruito nel 1875, ma aveva trovato la sua collocazione nell'isolato nel 1820 come testimoniato dalle tavole nell’"Atlante storico della Città di Teramo” di Fausto Eugeni. Il Palazzo, a corte interna chiusa, presenta su un lato della corte una scala elicoidale di pregevole fattura con gradini in blocchi di travertino sagomati e montati ad incastro nella struttura muraria semicircolare. La facciata principale ha un prospetto fortemente simmetrico, in stile neoclassico, composto da tre partiture: una centrale, delimitata da elementi parietali quali intarsi murari o bugne, con finestre sul piano nobile sormontate da cimase a timpano e due portali a tutto sesto sovrastati dal balcone; e due laterali che chiudono il prospetto orizzontalmente con finestre al piano nobile sormontate da cimasa a semplice trabeazione.