Tra i più rinomati palazzi di Lecce emerge per storia di vita Palazzo Giaconia. La storia di questa imponente costruzione cominciò nel XVI secolo, su iniziativa di mons. Angelo Giaconia, Vescovo di Castro, che edificò la sua residenza vicino alla chiesa di Santa Maria degli Angeli e al convento dei padri Minimi di S. Francesco di Paola, e alle possenti mura della Città. Ebbe nei secoli successivi vari ampliamenti per i numerosi passaggi di proprietà. Qui abitarono alcune tra le famiglie nobiliari di Lecce e del Meridione: i Giaconia, i de’ Prioli, i Carignani, i Lopez y Royo, i Castriota Scanderbeg, i Tresca, i Lubelli. E ciascuna di loro abbellì le mura e gli interni dell’edificio con portali e bassorilievi in pietra leccese, affreschi e decorazioni pittoriche. Ma fu un’umile donna, Anna Antonacci, non vedente, a fare il dono più prezioso all’edificio: nel 1906, fondò nel palazzo l’Istituto Provinciale dei Ciechi per l’educazione e l’istruzione di bambini non vedenti.