La particolarità di questa dimora storica, di struttura seicentesca, è nel fatto di essere giunta a noi praticamente intatta, in quanto i proprietari per lo più non la abitarono.
All'interno sono state restaurate da poco alcune stanze del piano nobile e sono stati recuperati i pavimenti e i decori del primo 800. Autentici e intatti sono la cucina con le fornacelle per cucinare a fianco del focolare l’acquaio in pietra e l’impianto elettrico che risale all’inizio del 900, con i fili a treccia e gli interruttori in ceramica. Le decorazioni dei salotti sono opera del pittore filottranese Filippo Starnari.
Tramite un percorso interno si può raggiungere l’ampia cantina dove, un passaggio, ora tamponato, collegava alla rete di grotte presenti sotto il paese, destinate a conservare cibo in caso di conflitto o carestia. Nella cantina, è inoltre, presente la struttura originale di una grande botte realizzata in cemento e piastrelle di vetro, prodotto della ditta Borsari & Comp. di Zurigo.