La costruzione viene collocata tra il 1705 e il 1706 ad opera di Marzio Polcenigo. Gli affreschi sono coevi alla costruzione e attribuiti al Fischer; il pittore realizzò anche la decorazione nella demolita cappella gentilizia. I Garzolini sono i secondi proprietari: nel 1790 i Polcenigo vendono il Palazzo e le annesse proprietà a Margherita Annibale Mangilli, moglie del conte Garzolini. Nel corso dell’Ottocento la nobile Maria Sbroiavacca, perso il marito Garzolini e senza eredi, lascia la proprietà al fattore Giovanni Battista Job. Subito il nuovo proprietario cede il Palazzo alla Casa di Carità orfanatrofio Renati. Nel 1901 viene acquistato dal Comune e dalla Provincia per realizzare il convitto di Toppo-Wassermann. Nel corso del primo conflitto mondiale parte del Palazzo viene utilizzato come ospedale militare. Nel 2002 viene concesso in uso all’Università degli Studi di Udine, che lavora per il recupero dell’intero complesso. Oggi il Palazzo ospita la Scuola Superiore dell'Ateneo