L’attuale palazzo fu costruito a partire dal 1763 sull’area di tre case acquistate dai Florio con lo scopo di ampliare la loro abitazione. Rappresenta un caso unico tra i palazzi udinesi, perché a differenza del modello veneziano, il corpo centrale è accompagnato da due corpi laterali che chiudono un ampio cortile, secondo una tipologia che ricorda piuttosto l'hotel francese o certa edilizia viennese. In un'ala, al primo piano, Daniele Florio collocò la biblioteca, per le cui raccolte impiegò una fortuna, ricercando il meglio offerto dal mercato europeo. Il palazzo – come ricorda Nievo – fu sede nel 1797 delle trattative tra Napoleone e il plenipotenziario austriaco Giovanni Luigi di Cobentzel, Nel 1980 fu venduto e diventò sede del rettorato dell’Università di Udine.
Bibliografia:Cento case di provincia, Udine 1994, pp. 179-182.
G. Bergamini, Le dimore della famiglia Florio, in l. Cargnelutti,L’imperatrice del mais. Giuliana Canciani Florio nel Friuli del Novecento, Venezia 2007