... La fusione dei due casali: Castrifrancone e Castriguarino
Dopo la difficoltà di aggregare Castrifrancone sia a Calimera sia a Vernole in seguito alla proposta avanzata dalla Procura di Lecce nel 1870, a causa di un esplicito rifiuto di quest’ultimo Comune, sull’argomento cadde il silenzio. Diciotto anni più tardi, in occasione della sessione ordinaria del Consiglio Comunale avvenuta il 10 maggio 1888, si giunse alla decisione di cancellare la doppia denominazione Castrifrancone e Castriguarino e di accorparli in un unico Comune. L’atto deliberativo fu votato all’unanimità e firmato dal sindaco Alfonso De Pascalis.
Nel 1891, pur in un clima alquanto vivace, i partecipanti al Consiglio comunale convennero di togliere l’accento sulla “i” della voce Castri. Da allora si scrive Castri di Lecce.
La nuova denominazione andò ufficialmente in vigore in seguito alla pubblicazione del Regio Decreto n. 735 del 24/12/ 1891.Ecco la descrizione ufficiale dello stemma civico:
di argento, all’ulivo fruttato con un tralcio di vite attorcigliato al fusto da cui pende a destra un pampino ed a sinistra un grappolo di uva nera; il tutto su pianura di verde, e sormontato da una stella d’azzurro.
Gonfalone
Drappo partito di bianco e di verde, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma civico con l’iscrizione centrata in argento: Comune di Castri di Lecce. Le parti di metallo e i cordoni argentati. L’asta verticale ricoperta di velluto dei colori del drappo alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccialo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.