Complesso organismo architettonico composto da tre diverse unità edilizie incluse nei rolli della pubblica ospitalità a diverso titolo tra cui quella di Ettore Doria (1588), ricco banchiere della Corona. L'edificio si compone nella sua parte più antica di un palazzo quattrocentesco, ricostruito nel XVI secolo e acquistato nel 1617 da Ambrogio Doria senior diretto discendente di Lamba Doria. Egli fa decorare alcuni ambienti al primo piano da Lazzaro Tavarone: "Episodi di storia romana", mentre il figlio Paolo affida un secondo ciclo decorativo a Giovanni Battista Carlone: "Ritrovamento di Mosè" e "Allegorie". Nel 1738 l'appartamento al piano nobile viene ridecorato da Lorenzo De Ferrari. L'edificio nella sua attuale consistenza nasce per volontà di Ambrogio Doria junior dall'unione del proprio palazzo con quelli acquistati, tra il 1775 e il 1777, da Antonio Doria e Cristoforo Spinola.