Giovanni Di Vico visse fino al 1366 (data certa della morte, mentre nulla si sa di preciso della data di nascita): ghibellino, prefetto di Roma, signore di Viterbo, Civitavecchia, Orvieto, Terni, Narni, Tuscania. Di lui si conoscono i continui contrasti con la Chiesa, seguiti da altrettanto frequenti riappacificazioni per poi tornare subito dopo alle armi. Palazzo Di Vico sorge in un punto nevralgico della Viterbo medievale: la Piazza Nuova (originariamente Platea Nova), vera e propria cerniera tra il centro del potere civile di Viterbo (Piazza del Gesù, sede in età medievale degli uffici del Comune) e quello del potere religioso (Colle del Duomo, con la Cattedrale e il complesso Palazzo Vescovile - Palazzo Papale); fu distrutto nel 1243 insieme alla fontana, nel corso di uno dei numerosi conflitti che opponevano le fazioni cittadine, ma sarebbe stato ricostruito pochi anni dopo. I sotterranei furono utilizzati come rifugio antiaereo durante la seconda Guerra Mondiale.