Situato nel cuore di Bari, “Il Palazzo dell’Acqua” è diventato nel tempo un patrimonio della Puglia e dei pugliesi. Con provvedimento del 1924 l’Ing. Gaetano Postiglione, Regio Commissario dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, affidò al trentunenne Cesare Vittorio Brunetti il progetto per la costruzione di un edificio nel borgo murattiano, che fosse testimonianza perenne della storica conquista dell’acqua e, al tempo stesso, sede degli uffici tecnici e amministrativi dell’Ente. Sette anni trascorsero perché la città di Bari e la Puglia intera potessero ammirare questo splendido esempio di romanico pugliese di transizione con il rivestimento esterno fatto con pietra di Trani e splendidi capitelli realizzati dalla sapiente abilità degli scalpellini locali. La storia di questa impresa scritta nella pietra è raccontata con simbolica efficacia dal decoratore Duilio Cambellotti attraverso una ricca galleria di dipinti murali, di sculture, di mobili ed altre forme decorative.