Il seminario sorge di fianco alla cattedrale di aversa in pieno centro storico, oggi al primo piano è anche sede di un prestigioso museo Diocesano.
Il seminario fu iniziato per volere del cardinale Innico Caracciolo (1642-1730), vescovo di Aversa, dall'architetto Carlo Beratti, o Buratti, assistito da francesco maggi nel 1715. All'ingresso un bel portale classicheggiante di pietra grigia e sulla porta interna lignea è posto un interessante tondo con san Michele che scaccia il demonio, sec XVIII.
All'interno troviamo un armonioso cortile rettangolare, con doppio ordine di arcate, con un gradevole effetto ritmico-chiaroscurale e di profondità. A sinistra del portico un'epigrafe marmorea di età repubblicana, proveniente da Pozzuoli. Procedendo si accede allo scalone d'onore e alla sala del refettorio, dal 1953, auditorium, sala guitmondo. in questa sala si custodisce il ciclo pittorico della dissacrata chiesa del Carmine, sei tele e una Cena di Emmaus. I dipinti, inneggianti l'ordine carmelitano, costituiscono una tra le più importanti raccolte settecentesche della città. ritorniamo poi all'ingresso dello scalone d'onore, la cui costruzione fu dovuta al vescovo del tufo, su disegno del Beratti. lo scalone d'onore con la balaustra e il chiostro costituiscono gli elementi peculiari del seminario per l'assoluta novità del gusto seicentesco romano e la raffinata esecuzione. Sulla soglia del pianerottolo si raccoglie la scritta ‘per crucem ad lucem', attraverso la croce si va alla luce' sul cartiglio dello stemma cardinalizio di Innico Caracciolo. Appena lasciato lo scalone si accede ai corridoi. A metà corridoio, a destra, si accede alla cappella del seminario.