PALAZZO DEL MARCHESE DEL GRILLO

FABRIANO, ANCONA

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PALAZZO DEL MARCHESE DEL GRILLO
Non tutti sanno che Onofrio Del Grillo è realmente esistito, appartenente ad un’aristocratica famiglia di origini genovesi-fiorentine, nato il 5 maggio 1714 a Fabriano, nelle Marche. Il palazzo della nobile famiglia Del Grillo ha il suo ingresso principale in Piazzetta del Podestà n.8 nel centro di Fabriano. Si trova nella zona di Castelvecchio, nucleo più antico della città, tra le abitazioni della primaria nobiltà. I Del Grillo “fiorentini” lo acquistarono nel 1634 dalla famiglia Guarini. In un documento del 1742 conservato presso l’archivio di stato di Roma ritroviamo, raffigurati a china ed acquerello, la pianta e il prospetto di alcune pertinenze, cui al tempo era titolare il Marchese Bernardo del Grillo, una porzione dell’orto e alcune delle fabbriche annesse ricomprese tra via Le Broccare (attuale via Ramelli) e via Santa Caterina. Alla morte di Bernardo, nel 1757, tutte le proprietà passarono quindi al nipote, il “nostro” Onofrio Del Grillo, insieme al marchesato. Consultando quindi il “Registro Censuario delle case, edifici, orti e giardini situati nel recinto delle mura del comune di Fabriano” stilato nel 1809, il palazzo risulta di proprietà di Virginia, figlia del fu Onofrio, che lo abitò fino alla di lei morte avvenuta nel 1831. Venne infine acquistato dalla famiglia Zuccari-Durante. Si conservano oggi lo scenografico scalone, l’arioso appartamento al piano nobile con vista sul Palazzo del Podestà, ma anche le caratteristiche cucine con l’ampio camino e l’annessa scala a chiocciola per la servitù. Dal cortile interno si può raggiungere anche l’uscita di servizio che si apre sulla retrostante via, nei pressi della chiesetta di San Claudio. Nel retro del palazzo vi erano anche il pozzo, le stalle costruite per ospitare cavalli e carrozze e la neviera in cui veniva mantenuta la neve a strati con la paglia utilizzata per la conservazione di cibi, alimenti e vivande. Onofrio Del Grillo, dopo gli studi in diritto ad Urbino si trasferì a Roma presso lo zio Bernardo da cui, alla morte, ereditò un’ingente fortuna ed il titolo di marchese. Nella Città Eterna fu alto dignitario pontificio, ricoprendo ruoli di Sediario pontificio, Cameriere di cappa e spada di Sua Santità e Guardia nobile. Ebbe anche importanti incarichi nella Camera Capitolina. Fu Priore dei Caporione di Roma e conservatore della Iure, ruolo che ricoprì a detta dei contemporanei in modo quantomeno originale, alimentando i tanti racconti popolari che si tramandano ancora oggi sulla sua eccentrica figura. Tornato infine a Fabriano, sua città natale, trascorse gli ultimi anni di vita spendendo il suo tempo tra la sontuosa villa in località Rocchetta che aveva fatto costruire tra il 1771 e il 1774 e il nobile palazzo in Piazzetta del Podestà. Morì infine il 6 gennaio 1787 e il suo corpo venne sepolto nella Cattedrale di San Venanzio a Fabriano. Il Marchese del Grillo, personaggio divenuto leggendario per le sue burle, icona della romanità, è stato reso noto al grande pubblico dall'indimenticabile interpretazione che l’attore Alberto Sordi ne fece nell’omonimo film: una delle commedie italiane di maggior successo di sempre, diretta nel 1981 dal regista Mario Monicelli.
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