PALAZZO DEI VESTINI

PALAZZO DEI VESTINI

PENNE, PESCARA

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PALAZZO DEI VESTINI
Posto a cavallo fra il piano del Duomo e la via Muzio Pansa, il Palazzo dei Vestini è più correttamente definibile come "casa palaziata" in quanto non venne costruito tutto in una volta ma fu invece il risultato della successiva aggregazione di più corpi di fabbrica. Sorse probabilmente intorno al XIII secolo come sede vescovile: ciò può essere supposto sia perchè l'attuale sede episcopale venne eretta solo intorno al XVIII secolo e sia per la particolare vicinanza allo stesso Duomo, sede principale di una diocesi di grande rilevanza storica e territoriale. Il palazzo, a pianta irregolare, presenta una corte interna non visibile ed uno spazio verde contiguo alla piccola strada detta di Civitavecchia che porta, con percorso solo pedonale, alla Discesa De Dura, detta anche del Polipo o Codacchio. Il fronte principale del palazzo, tutto a mattoni,si sviluppa interamente sulla sottostante via Muzio Pansa sviluppando quattro piani di altezza. Le due estremità laterali dell'intero corpo di fabbrica e il piano terra, presentano un incernieramento a mattoni, quasi certamente ottocentesco, con funzioni di consolidamento e sostegno dell'intera struttura. Sempre nella parte centrale si apprezza una finestra gotica a doppio arco, uno acuto ed uno ribassato, fra cui si riesce a scorgere lo stemma del vescovo Giovanni da Palena che occupò il palazzo dal 1433 al 1454 (scudo sannitico al trimonzio sormontato da una stella a otto punte e da due spighe e caricato dalla divisa IO-EP che va sciolta in IO(hannes) EP(iscopus). Ai lati della finestra due portastendardi in ferro a forma di cicogna. La famiglia che vi abitò per più lungo tempo fu quella dei Vestini, da cui il nome del palazzo, la cui presenza è attestata nei registri catastali dal 1560 fino a tutto il 1888. All'ultimo piano si apprezzano due arconi a tutto sesto con bardellone e capitello centrale cubico e laterali semicubici. Un terzo arco, perpendicolare ai primi due ed ora interno alla muratura, testimonia di dove terminasse il primo corpo di fabbrica. In corrispondenza della strada pedonale ad "esse" che sale alla cattedrale è visibile una loggetta a tre archi cui ne corrispondeva un'altra al piano inferiore, ora murata, e a cui si accedeva dall'antico portone settecentesco a doppia anta. Il palazzo, solo parzialmente abitato, presenta all'interno un cortile con pozzo e un'antica cisterna di raccolta dell'acqua piovana.
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