Il palazzo dei Telefoni è un palazzo monumentale di Napoli, ubicato in via Agostino Depretis e realizzato secondo il progetto di Camillo Guerra tra il 1923 e il 1925. All’epoca già sede della centrale dell’amministrazione dei telefoni di Stato, il palazzo fu in buona parte distrutto durante il terrificante bombardamento alleato avvenuto il 4 agosto 1943. L’edificio fu riprogettato nel 1944 dallo stesso Guerra che ne rivoluzionò l'architettura: l'esterno cambiò totalmente aspetto, abbandonando le prime sembianze neobarocche, e ne assunse uno molto funzionalista riscontrabile nei palazzi che avevano cambiato il vecchio rione San Giuseppe (il rione Carità) negli anni trenta. I lavori di ricostruzione furono eseguiti nel periodo tra il 1945 e il 1946, circa vent'anni dopo la realizzazione del primo edificio. L'originale aspetto neobarocco del palazzo è tuttora riscontrabile sulla facciata posteriore, non coinvolta nei danni causati dalla guerra e preservata dal progetto di ricostruzione.