Costruito alla fine del secolo XVIII nel luogo detto Rua dello Sacco. Primo proprietario fu Antonio de Nisi, il quale partecipò con l’incarico di scrivano alla reintegra del tratturo Ponte di Canosa – Ponte di Civitate, disposta nel 1601 dal presidente della Dogana di Foggia, Antonio Pietro Mastrilli. Le due facciate principali del fabbricato, prospicienti corso Vittorio Emanuele e Piazza Federico II, sono arricchite da numerose decorazioni fra cui spiccano originali testoni rappresentanti diversi personaggi, come la testa di un postiglione, un servitore arabo con turbante. Anche le finestre ed i balconi sono impreziositi da volute, testoni, teste umane e piccole figure grottesche. Donato per disposizione testamentaria al convento degli Agostiniani scalzi di Napoli, il palazzo fu in seguito acquistato dal commerciante Domenico Antonio Rosati, con atto stipulato il 7 gennaio 1720 dal notaio Gennaro Volpe.