Il palazzo è certamente uno degli edifici civili più antichi della città, edificato dalla famiglia Melatini al tempo del nuovo sviluppo urbano della città, successivo alle devastazioni del conte Roberto di Loretello (1155-1156). I Melatni appartennero a una potente famiglia teramana del XIII sec., acerrimi nemici della famiglia Antonelli. All’inizio del XV sec. tra le due famiglie si scatenò una cruenta rivlità, con vendette reciproche e uccisioni da entrambi le parti, che coinvolsero l’intera città. I sostenitori delle due fazioni, stremati e ridotti di numero, al termine delle lotte, si chiamarono dei “mazzaclocchi” (gli antonellisti perché usavano come arma la mazza o “mazzaclocca”) e degli “spennati” (i melatinisti, così soprannominati quando ormai erano stati ridotti come uccelli senza piume). Di proprietà della famiglia Savini dal XIX sec. al 1996, l’edificio è stato acquistato e restaurato dalla fondazione Tercas.