Palazzo Clabassi, sede della Soprintendenza, è prospiciente la Roggia di via Zanon. La parte esterna dell’edificio è caratterizzata da una facciata semplice e armonica. La vera ricchezza decorativa, però, la si può ammirare all’interno. La struttura risale al 1487, era una semplice casa con braida e orto appartenente a Domenicus de Servia civis utinensi, in seguito affittata da due tintori. Nel 1588 ne divenne proprietario il nobile Francesco Maseri. Il 1602 fu per il palazzo l’inizio di un periodo d’oro. Il palazzo divenne proprietà della nobile famiglia Sbruglio. Nel 1762, i nobili Caimo acquisirono il palazzo. Un ulteriore passaggio di proprietà avvenne nel 1809, quando l’intero fabbricato fu ceduto a Gaetano Clabassi. Danneggiato dal sisma del 1976, il fabbricato è stato sottoposto a lunghi e accurati lavori di restauro che hanno portato alla luce scritte di fine cinquecento.