Il palazzo (src.XV), già rimaneggiato nell’800 dal Meduna, fu oggetto di ampliamento ed ulteriore restauro quando venne acquistato dal barone Raimondo Franchetti (fine sec.XIX). Tra il 1881 e il 1884 l’architetto e letterato Camillo Boito progettò e realizzò lo spettacolare scalone d’onore, avvalendosi di un ornatista assai immaginifico, Carlo Matscheg. La scala è a due rampe, con i gradini dentellati all’altezza del frontalino. Le pareti, i soffitti, le balaustre riproducono un ambiente gotico reinterpretato con elementi di gusto eclettico e con una profusione e varietà suggestive di materiali, lavorazioni, iconografie, e, da ultimo, uno spettacolare caleidoscopio di colori.