Il Palazzo Capracotta, sito nel Comune di Ercolano (NA) in via Pugliano N° 11, risale al 1500, era residenza della famiglia Capece Piscicelli originaria del Molise, località Capracotta. Divenuta in seguito, prigione e infine sede del municipio di Resina, antico nome di Ercolano, è oggi in uno stato di degrado e di abbandono a seguito degli anni ‘60, allorquando la cementificazione si diffuse in modo massiccio in quest'area del vesuviano, ricca di ville settecentesche, di parchi e di giardini storici. Il palazzo Capracotta infatti, fa parte delle 122 ville del Miglio d'oro ed è sotto la tutela dei beni culturali ex lege, ma, nonostante ciò, la villa oggi o meglio ciò che è rimasto, è sostenuta da un solido ponteggio L’antica dimora rappresenta le radici storiche del territorio di età più recente rispetto ai famosi scavi di Ercolano. Infatti dopo la seconda guerra mondiale, allorquando arrivavano dagli Stati Uniti abiti usati da vendere alle persone, tenuto conto della povertà del dopoguerra, questo palazzo era diventato il centro del mercato delle cosiddette “pezze” che, usando un termine attuale, potremmo definire del vintage. Su questo palazzo molti sono i giovani che sognano di dare una nuova vita ripristinando la cultura del riciclo con l'utilizzo delle nuove tecnologie, un progetto che potrebbe essere di impulso allo sviluppo di quest'area che fa fatica a trovare la sua resilienza, la forza e la fiducia di uno sviluppo sostenibile.
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