E’ questo uno dei pochi esempi ancora esistenti di architettura civile del primo Rinascimento.
Presenta una facciata molto semplice, esito di un intervento del primo Novecento volto ad
uniformare la sequenza delle finestre, cui sopravvisse indenne solo l’elegante portale
quattrocentesco. Il portico si segnala come uno dei primi esempi di architettura rinascimentale a
destinazione residenziale in Brescia. Il salone fu affrescato da Floriano Ferramola, in un periodo che
gli storici collocano fra il primo ed il secondo decennio del Cinquecento. Gli affreschi sono stati
strappati e trasferiti su tela a metà dell’Ottocento, conservati in diversi musei, sono ora tornati a
decorare il palazzo. Notevoli le formelle che decorano il soffitto a travi lignee, anche se
necessiterebbero di un restauro. Dopo l’operazione di recupero e di restauro degli anni Ottanta del
Novecento ad opera del Comune, il palazzo è stato diviso in appartamenti privati e uffici pubblici.
Attualmente ospita gli uffici del settore servizi sociali del Comune di Brescia.