Il Palazzo del Broletto, punto di partenza della FAIMARATHON, occupa gli spazi dove sorgeva fin dal
XII secolo il Convento di San Michele, proprietà degli Umiliati; dopo la soppressione di quest’ordine
monastico nel 1570, passò prima alle monache Benedettine ed Agostiniane, poi ai frati Francescani fino
all’epoca napoleonica, quando venne adibito a pubblici uffici. Nel 1861, dopo la demolizione della chiesa
e una parziale ristrutturazione, vi trovò sede il Municipio cittadino e ancor oggi ospita molti uffici
comunali. Dell’antica costruzione rimane il grande cortile quadrato, con un porticato, coperto da volte a
crociera poggianti su colonne di granito.
Usciti dal Broletto, si prende a sinistra la Via C. Cavour fino a Largo G. Camussi, al cui centro si trova il
Monumento alla Resistenza, opera scultorea in bronzo di Arnaldo Pomodoro (1980). Entrati in Corso
Italia, si osservano sulla sinistra la parte ricostruita della Chiesa di Sant’Antonio, con una statua
seicentesca di San Carlo, e sulla destra la Casa del Faietto (dal termine fagetum con riferimento al vicino
faggeto d’epoca preromana e romana) caratterizzata da un doppio loggiato; in realtà si tratta della
ricostruzione, effettuata nel 1936, di un edificio molto più antico, abbattuto perché fatiscente, che aveva
ospitato la municipalità del borgo di Gallarate.
Dopo aver superato il fianco della Basilica di Santa Maria Assunta, si giunge in Piazza della Libertà,
attorniata sulla sinistra da antiche case porticate. In una piccola area verde, a fianco della Crocetta (una
colonna del 1694, oggi un vero e proprio simbolo della Gallarate del passato), si trova la Chiesa di San
Pietro, antica parrocchiale risalente ai secoli XI-XII; pur nei molti rimaneggiamenti subiti nei secoli, si
leggono ancora linee ed elementi dell’architettura romanica: facciata a capanna, loggia di archetti ciechi
sui fianchi, capitelli a motivi vegetali e zoomorfi, abside con semicolonne e finestre a feritoia.
Superato l’antico edificio religioso, si svolta a destra per Via F. Turati ed in breve si giunge in Piazza G.
Garibaldi, dominata dalla statua dell’eroe risorgimentale opera di Francesco Confalonieri (1885); sulla
piazza, un tempo ‘piazza d’armi’ sotto la dominazione austriaca, si affacciano a sud il razionalista Palazzo
Minoletti dal nome dell’architetto che lo progettò (già Casa del Fascio), a est un edificio ottocentesco che
ospita l’antica Farmacia Dahò, storico ritrovo dei patrioti gallaratesi negli anni del Risorgimento, a ovest
il Palazzo Rosnati Maino, oggi sede bancaria, con un cortile ad U e decorazioni di gusto rococò.
Proseguendo per Via San Francesco si giunge in breve all’angolo tra Via Roma e Piazza Risorgimento.
Qui sorge VILLA GINO BORGOMANERI.