L’edificio, appartenuto alla famiglia Lomellini sino agli anni trenta del Settecento, venne ampliato dall’architetto ticinese Pietro Cantoni che dal 1750 coordinò un folto numero di artigiani e artisti impegnati ad arricchire la dimora di villeggiatura di Gio. Francesco II Brignole-Sale (1695-1760), già doge della Repubblica di Genova.
L’elemento architettonico più interessante del palazzo è la scala elicoidale, esempio dell’audacia costruttiva dell’architetto che impiegò trentasei lastre in pietra a sbalzo ancorate nella muratura. Recenti documenti testimoniano la presenza in cantiere del figlio sedicenne di Cantoni, Simone, artefice della ricostruzione di palazzo Ducale a Genova e autore di pregevoli ville neoclassiche lombarde.
Nel corso della giornata, visite teatralizzate ricostruiranno i rapporti tra il marchese, l’architetto e i diversi pittori che lavorarono alla decorazione del palazzo, interessante compendio delle maestranze pittoriche operanti a Novi nel Settecento.