Il palazzo Bonaventura (ex Quattrocchi) in via Callipoli 170 a Giarre è stato realizzato nel 1927 su progetto dell'architetto Giovanni Aiello (1889-1976).
Come moltissimi degli architetti catanesi del primo novecento, attraversò le varie correnti stilistiche accettando le forme secessioniste (Palazzina Coco Testa di via Ulisse a Catania), déco (Casa Strazzeri in Corso Italia a Catania) e quelle dello stile littorio (Clinica Di Grazia in via G. Bruno a Catania).
Il Palazzo Bonaventura, per certi aspetti barocchi di resa favolosa, ha ispirato l'associazione dell'autore al rinomato architetto catalano Gaudì, ideatore di Casa Battlò, un palazzo colorato e decorato come la fantastica casa di Hansel e Gretel. Il suo stile, continua e porta fino in fondo la rottura della tradizione formale che, in chiave neoclassica a metà Ottocento ed eclettica sul finire del secolo, aveva arricchito il tessuto urbano di eleganti e pretenziose dimore in cui si specchia in tutta la sua cristallina immagine la creatività di progettisti e artigiani chiamati a svolgere un ruolo che non esitiamo a definire "storico", nel momento in cui essi seppero e vollero coniugare la vocazione commerciale della città con le esigenze del vivere moderno.
Il Palazzo, che trovasi ben inserito nel cuore pulsante del centro storico, con i suoi repertori decorativi dal forte accento floreale, si propone al visitatore come un esempio del più eccentrico Liberty, di cui i due rosoni ad intarsi policromi, simmetricamente disposti nel fondo rosso-bruno dell'ardito prospetto, danno ampia prova.
Nel maggio del 1955, l'edificio viene acquistato dai coniugi Alfio Bonaventura e Maria De Maria e dai figli Leonardo e Francesco e, nel corso degli anni, ha ospitato la filiale del Banco di Sicilia prima e lo show room Corredi Paoletti fino agli anni 80.
Nel novembre del 2005 la Soprindentenza per i beni Culturali ed Ambientali di Catania ha avviato il procedimento di tutela sul prospetto dell'edificio, in quanto riveste particolare interesse storico artistico ai sensi del D.Lvo 42/2004.
Ad oggi è la residenza degli eredi Bonaventura.