PALAZZO BARNI

LODI

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PALAZZO BARNI
Il palazzo si può dire continuazione storica del più antico Palazzo Vistarini, di cui inglobò la parte prospiciente Corso Vittorio Emanuele, acquisita nel 1672 dal Conte Giovanni Paolo Barni e rinnovata radicalmente dal figlio Antonio, conte d Roncadello. L’architetto fu Domenico Sartorio, coadiuvato dai figli Michele e Piergiacomo.La facciata è caratterizzata da tre portali, di cui quello più importante è il centrale, affiancato da colonne ioniche su plinti, in marmi policromi. Il prospetto è ornato dalle finestre del piano nobile, con fastigi e mascheroni, e dalle ringhiere in ferro battuto la planimetria interna è complessa e articolata attorno a due cortili uno destinato ai rustici ed uno, più ampio e rettangolare, cinto su due lati da porticato. Sul fondo si nota un giardino chiuso da un’esedra. Un androne porticato collega i due cortili, caratterizzato dall’arco pensile della prima campata, accorgimento costruttivo dettato dalla necessità di agevolare l’accesso delle carrozze. Dall’androne parte l’imponente scalone a due rampe. Ornato nella volta da un medaglione affrescato, raffigurante Borea che rapisce Orizia, e attribuito a Sebastiano Galeotti (1676-1746) pittore toscano attivo anche nella Villa Barni di Roncadello.
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