La famiglia Balladoro deve la sua fortuna all’industria della seta a metà Seicento ed è a questo periodo che risale il possesso di un palazzo su Corso Cavour. Nel 1738 il Senato Veneto assegnò il titolo di Conte alla famiglia e il palazzo fu ricostruito su progetto di Luigi Trezza. Palazzo Balladoro presenta linee classicheggianti: il portale d’ingresso è ad arco con parete a bugnato, mentre al piano nobile è presente una balconata di tipo sanmicheliano. L’asse centrale dell’edificio è segnato da una porta finestra con un timpano rialzato. Successivamente vennero eseguiti da Adriano Cristofoli lavori interni di adattamento. Ad oggi resta perfettamente conservato il Salone d’onore, con il soffitto e le pareti decorate a fresco nel 1780 da Pio Piatti e Carlo Ederle. Il soggetto del soffitto è “Le virtù cacciano il vizio” mentre sulle pareti sono presenti architetture e statue a monocromo. Nel primo cortile del palazzo è possibile vedere tre meridiane recentemente restaurate.