Per il suo palazzo in Via delle Coppelle il giurista Melchiorre Baldassini si rivolse ad Antonio da Sangallo il Giovane il quale, tra il 1515 ed il 1518, eresse “il più comodo e primo alloggiamento di Roma”: ambienti eleganti e splendidamente affrescati da Perin del Vaga ed artisti della scuola di Raffaello, secondo un programma dal significato non ancora interamente chiarito, nel quale “l'avvocato dei poveri” Baldassini riassunse i valori fondanti della sua esistenza.