Il palazzo fu costruito verso la fine del '700 da Gaetano Arcieri uno degli acquirenti del fondo di San Mauro.
Alla fine del sec. XIX fu acquistato dal comune che ne fece la sua sede al piano superiore, mentre il primo livello, seminterrato rispetto al piano su cui si affaccia il portone principale, fu adibita a sede carceraria e tale destinazione ha avuto fino a qualche anno fa.Il fabbricato si sviluppa su quattro distinti livelli ed originariamente era dotato di un giardino interno.
Il piano superiore è abbellito dalla presenza di un lungo loggiato che si affaccia sulla valle sottostante. Anche questo palazzo era originariamente impreziosito da numerose opere d'arte di cui buona parte sono andate nel tempo perdute.
Vittorio De Cicco, in una nota sul brigantaggio del 1809 in Basilicata, riferisce che questo palazzo fu devastato da orde brigantesche che, entrati in paese, bruciarono l'archivio comunale.