Costruito per volontà della famiglia Albergotti tra il 1792 e il 1799 su progetto di Leonardo Massimiliano De Vegni, passò in proprietà al Granduca di Toscana nel 1830. Rappresenta una delle massime espressioni dell’architettura neo-classica aretina risalente alla fine del XVIII secolo. Il Palazzo è detto anche “delle Statue”, essendo sormontato da grandi statue allegoriche, in terracotta, che coronano il timpano centrale (con stemma degli Albergotti).La facciata è caratterizzata da un rivestimento a bugnato e - al centro - da un gruppo di sei agili lesene, sulle quali appoggia il timpano triangolare.
Adibito a palazzo reale nella prima metà dell’Ottocento, è oggi sede della Soprintendenza ai Beni ambientali, architettonici, artistici e storici.
Quella degli Albergotti è considerata la più importante famiglia di Arezzo, per il ruolo fondamentale svolto nella nella vita politica, religiosa e militare della città.