Parlare di Collevecchio è ritornare con la mente all'epoca storica più importante del Rinascimento, ossia quella che vedeva lo Stato Pontificio governare la gran parte dei territori del centro Italia. Non a caso Collevecchio era tenuta in grande considerazione dalla tesoreria papale, soprattutto per la sua vicinanza con Roma, e anche perchè in questo luogo venivano riscosse le gabelle e le tasse dalle popolazioni limitrofe oltre che da quelle locali. Collevecchio ha circa 1650 abitanti tra residenti e no, il paese si estende lungo la Valle del Tevere a 60 km da Roma,
Il centro storico di Collevecchio vede la cattedrale dedicata alla Santissima Annunziata, la quale esterno, si presenta con un bel portale del XV secolo e lo splendido campanile romanico con doppio ordine di bifore, colpito da un fulmine nel 1780 e ricostruito secondo il modello originario.
Sono presenti opere di grande valore, come il crocifisso ligneo policromo, in stile bizantino, a cavallo fra il VIII ed il IX secolo, ed una Deposizione eseguita da un pittore fiammingo nel 1435, copia di un originale di Roger Van der Weyden. Di fianco all’altare, il busto marmoreo di Marcantonio Cerbelli, attribuito al Bernini dal Piazza, ed un medaglione ottocentesco con il profilo di don Vincenzo Petrarca. A seguito del sisma del 2016, la cattedrale è chiusa ai fedeli in attesa di ristrutturazione. Altri edifici sono presenti, ora utilizzati per altri servizi che posseggono ancora il nome, scritto sulle targhe, degli antichi usi, tipo il tribunale pontificio, il palazzo del governatorato ora trasformato in appartamenti uso abitativo, e all'interno del palazzo vi è pure la farmacia comunale. Tra i tanti gioielli che Collevecchio racchiude non poteva mancare il teatro Comunale. Conosciuto con il nome di Teatro del combattente, è stato costruito in stile neoclassico nel 1810, in piena epoca napoleonica. Con la sua capienza massima 120 posti, è uno dei teatri più piccoli d’Italia. La sua struttura interna all’italiana, presenta due gallerie che sostituiscono i caratteristici balconcini. Decori in stucchi dorati impreziosiscono le lesene che affiancano la scena. In alto, sopra il palco, vi è un bel dipinto del pittore reatino Antonino Calcagnadoro che raffigura lo stemma di Collevecchio sorretto da due angeli.
Il patrono è Sant'Andrea Apostolo la cui festa si celebra il 30 novembre con processione ed eventi suggestivi. In settembre poi si celebra l'evento delle Bande di strada che vede riunirsi qui a Collevecchio le bande da tutti i luoghi del Lazio, che si cimentano nelle loro musiche per le strade del paese.
Insomma venire a Collevecchio significa riscoprire secoli di storia forse tra i più importanti del nostro Paese, oltre alla vista di un panorama mozzafiato che si può godere dal belvedere sito in piazza Vittorio Emanuele II.