All'ombra del Monte Concarena si trova il borgo di Cerveno che affonda le sue radici fin dall'epoca antica, divenendo nel tempo un centro produttivo di notevole importanza dovuto al lavoro di pastori, contadini, minatori e fabbri. Il paese è un esempio di come la prosperità del territorio sia stata in grado di influenzare la struttura e la cultura di una comunità. La presenza di risorse abbondanti, acqua, legno, calcare, miniere di ferro e un suolo fecondo hanno permesso un'economia solida che si è mantenuta viva nel corso dei secoli. Dalla piazza principale del paese dedicata a Paolo Prudenzini, avvocato originario di Cerveno e figura di spicco della cultura e della vita sociale dell'800 camuno, si diramano le antiche e strette vie del centro storico con case in pietra, vicoli acciottolati in cui si è avvolti dall'atmosfera autentica del borgo e della sua storia da sempre in simbiosi anche con il torrente Re che ancora oggi attraversa il paese. Il percorso è un viaggio nel tempo e nella tradizione, guidati dalle vicende che antichi portali in pietra locale, affreschi devozionali, cortili ed edifici un tempo connessi a particolari attività produttive ed usi della comunità di Cerveno raccontano e incuriosiscono. Lo sono ad esempio il Mulino (Mulì de mès) nella piazza centrale, il Caseificio Turnario oggi sede museale e costruito nel luogo dell'antico forno fusorio del XV sec. ed anche la Casa Museo, splendido esempio di edificio rurale del XVI sec. che ospita un'importante raccolta etnografica donata dalla popolazione per conservare e tramandare la memoria del passato e del territorio e al cui esterno si può anche ammirare un torchio vinario a leva orizzontale del XVII sec. L'identità storica del borgo di Cerveno è inoltre indissolubilmente legata al suo splendido Santuario della Via Crucis e alla "Santa Crus", tradizionale rappresentazione devozionale della Passione di Cristo a cadenza decennale
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