Ospedale degli Incurabili si chiamava Santa Casa degli Incurabili e fu fondato tra il 1520 e il 1522 per volontà della nobildonna catalana Maria Longo, con tanto di chiesa annessa, a seguito di epidemie di peste che avevano colpito la città . Da subito punto di riferimento in tutto il Regno vi fu ospitato anche san Gaetano Thiene. Nel Seicento in complesso fu ampliato grazie a numerose donazioni e nel Settecento ad opera di Domenico Antonio Vaccaro fu anche creata la farmacia così come la si può di nuovo ammirare da poco tempo. La farmacia si compone di due ambienti, il laboratorio e la sala di rappresentanza ed è splendidamente arredata con radica di noce e armadietti a sei piani con capitelli scolpiti opera dell'ebanista Agostino Fucito. Nelle vetrine ci sono mensole porta boccette mentre spiccano i vasi policromi che raffigurano scene bibliche che in origine erano ben 480. Annessa c'è la Quadreria dell'ospedale, da poco rinnovata e il Museo delle Arti Sanitarie, che ripercorre la storia della medicina a Napoli dal 1600 fino a San Giuseppe Moscati che lavorò in ospedale.