Travagliato, luogo di terre fertili e crocevia di importanti strade, conserva un’imponente opera neoclassica di Rodolfo Vantini, ora biblioteca civica, edificata nel 1823 con funzione di Ospedale. Evidenti sono i richiami a G. Romano e al Sanmicheli. Il progetto iniziale comprendeva un pronao tetrastilo dorico che immetteva direttamente alla grande infermeria centrale; lungo i lati si aprivano due corridoi, lungo il quale si susseguivano numerosi ambienti, che terminavano in brevi logge affacciate su un ampio cortile racchiuso da due corpi sui lati corti; vi era poi una serie di magazzini e un’esedra con pozzo nel lato maggiore. Un secondo progetto, effettivamente realizzato, sacrifica l’area del cortile e concentra gli ambienti di ricovero e di servizio che appaiono compressi. Lo sviluppo orizzontale è compensato dall’innalzamento del piano di calpestio e dal corpo centrale a doppia altezza, mentre il pronao e le ali creano un sapiente effetto plastico. Delle numerose proposte dell’architetto, solo poche vennero accolte; è però significativo lo sforzo d’immaginare tipologie inedite per strutture di pubblica utilità. L’ospedale venne ufficialmente aperto il 20 settembre 1838 in occasione dell’arrivo a Brescia dell’Imperatore Ferdinando d’Austria.