Le orme di dinosauro rinvenute ad Esperia sono le più antiche mai scoperte nel Lazio: ci sono più di 40 impronte che risalgono a circa 120-140 milioni di anni fa, dunque di 10 milioni di anni più vecchie di quelle rinvenute a Sezze. Le impronte finora studiate sono di due tipologie. Una presenta 3 dita dirette in avanti, in cui sono visibili chiare tracce di unghie. L'altra tipologia consiste in impronte circolari o ellittiche con lunghezza variabile dai 30 ai 40 centimetri. Le impronte risalgono al periodo Cretaceo, quando l'intero territorio era ricoperto di acqua. Questi pachidermici animali che potevano arrivare a pesare anche 10 tonnellate, hanno lasciato le loro orme sul fango e su queste si sono sedimentati altri strati di materiale (tecnicamente a "frana poggio"). Le orme sono state rinvenute quasi per caso da un gruppo di speleologi spesso in zona a perlustrare le numerose grotte dei monti Aurunci e si trovano in località San Martino, lungo la strada che conduce all'altopiano di Polleca.