l’oratorio dedicato a San Giuseppe e detto alla campagna o del contagio fu edificato intorno al 1730 come desumibile dalla visita del cardinale Pozzobonelli del 1759 per la volonta' dei caprianesi di dare degna sepoltura a quanti erano morti a causa della peste del 1630 e di successivi contagi.
il luogo dove sorge la chiesina era utilizzato infatti come lazzaretto per i contagiati di peste ed altre malattie.L’edifico di pianta basilicale è ornato da tre affreschi posti sopra l’altare, uno grande centrale raffigurante la Madonna con bambino e S. Giuseppe; ai lati un S. Sebastiano ed un S. Rocco protettori contro le epidemie.
L’oratorio di S. Giuseppe o chiesina dei morti, come è conosciuto in paese, fu utilizzato nel 1836 come ricovero per gli ammalati di colera e dagli atti risulta che vi morì un uomo, due anni dopo nel 1838 si procedette con una nuova benedizione del luogo per potervi celebrare nuovamente il culto. Alla fine del secolo, precisamente nell’anno 1890 la chiesina ospitò i malati di vaiolo e fu nuovamente benedetta. Nel ‘900 vi furono dei lavori di restauro che portarono alla sistemazione del tetto e delle pareti esterne, datate 1953 come mostra una targa posta sull’esterno della parete di fondo alla base del tetto; e successivi lavori eseguiti nel 1971.