Sulla via principale del paese sorge l’oratorio di S. Maria del Gonfalone, costruito tra il 1631 e il 1665, anno in cui il voltaggino Bernardo Carrosio dipinge sulla facciata un affresco raffigurante la santa titolare. L’oratorio, a navata unica, è riccamente ornato con stucchi, arredi e marmi e conserva diversi dipinti di Bernardo Carrosio, membro della confraternita e figlio di Battista, maestro del più noto Sinibaldo Scorza. L’altare laterale di destra ospita le reliquie di San Clemente e un’interessante raffigurazione di Voltaggio datata 1682. Altrettanto ricca è la sacrestia dove si trovano preziosi arredi, damaschi e argenti oltre ad un copioso archivio tra cui figura la bolla del cardinal Barberini che conferma l’aggregazione alla confraternita romana (1640). L’elemento di maggior impatto è però sicuramente il bell’armadio-altare domestico in legno dipinto con una decorazione a trompe-l’oeil del Settecento, all’occorrenza prestato per la celebrazione domestica delle messe.