ORATORIO DI SANTA CATERINA DELLE RUOTE A RIMEZZANO

SANTA TERESA, FIRENZE

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ORATORIO DI SANTA CATERINA DELLE RUOTE A RIMEZZANO
L’Oratorio di Santa Caterina delle ruote, edificato sul podere di Rimezzano, alle pendici del poggio di Baroncelli, fu costruito da Jacopo e Giovanni, figli di Alberto degli Alberti, proprietari di molte terre nel Piviere dell’Antella, a partire dal 1354. Si distingue per la sua estrema semplicità: la muratura esterna presenta regolari bozze in filaretto di alberese, il portale con archivolto a sesto acuto, ha una lunetta un tempo affrescata, una tettoia spiovente e un occhio con cornice in pietra. Sulla parte posteriore sorge un campaniletto a vela. L’interno, ad aula rettangolare, si suddivide in due campate voltate a crociera con marcate nervature in pietra. La prima è senza decorazioni, mentre la seconda e la scarsella sono ornate da una maestosa decorazione a fresco che copre anche le parti voltate con storie di Santa Caterina d’Alessandria, venerata nel Medioevo per la sua saggezza, protettrice dei giudici e dei notai. Furono due i pittori che si alternarono nel lavoro, il Maestro di Barberino, anonimo artista di ambito orcagnesco, e Pietro Nelli, discepolo di Bernardo Daddi, con i suoi tratti più morbidi. Il Maestro di Barberino dipinse l’Annunciazione sulla parete di fondo, il San Benedetto e il Santo Diacono, le vele e il sottarco della cappella e tre scene nella Scarsella. Dopo trent’anni di interruzione, la decorazione venne portata a termine per volontà di Benedetto di Nerozzo degli Alberti. Fu affidato a Spinello Aretino, di origini aretine e molto apprezzato alla fine del XIV secolo, il compito di completare l’arcone trionfale e riallacciare la narrazione della vita della santa, che egli illustrò con otto episodi nelle lunette e nei riquadri sottostanti delle pareti. Nelle vele della volta sono raffigurati i Quattro Evangelisti con i loro simboli, mentre nell’arcone gli Apostoli con l’Agnus Dei e, lungo lo zoccolo, i busti dei Profeti.
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