ORATORIO DI SAN SEBASTIANO

L’abbandono, le diffuse infiltrazioni d’acqua e il dissesto strutturale sono i mali che affliggono l’Oratorio di San Sebastiano a Voltaggio, paesino dell’entroterra tra Liguria e Piemonte, nell’alta val di Lemme. Nonostante le dimensioni ridotte e la posizione decentrata, Voltaggio si trovava in posizione strategica sulla via Postumia, strada consolare romana che attraversava la pianura padana, congiungendo i due principali porti del nord Italia, Genova e Aquileia. Il borgo rimase legato al capoluogo ligure fino al 1859 quando, in virtù della Legge Rattazzi, passò al Piemonte. La storia di Voltaggio giustifica così l’esistenza di un edificio raffinato e legato allo stile ligure come l’Oratorio di San Sebastiano, pregevole fabbrica barocca, databile tra 1730 e 1770. La facciata, dall’andamento slanciato, risulta divisa in due registri da un cornicione mistilineo, motivo ripreso lungo tutto il perimetro interno. La chiesa ha un’aula ottagonale coperta da volta a vela, su cui si innestano il presbiterio e l’area della semplice cantoria lignea, coronati invece da volte a botte. Non più officiato dal 1962, l’oratorio sembrava destinato a diventare negli anni Ottanta, in virtù dell’ottima acustica, una sala da concerto, ma al restauro del tetto intrapreso dal comune non seguì, per mancanza di fondi, il recupero complessivo dell’edificio, da tempo a rischio di crolli. Una nuova iniziativa è partita alla fine del 2013: il comune ha commissionato la progettazione del restauro, con l’obiettivo di candidarlo a finanziamenti pubblici e privati.