Sito lontano dai centri abitati, al confine con Borgoricco e Fiumicello di Campodarsego si colloca al margine della contrada di San Giuliano. Un documento del 1379 ricorda l'esistenza di uno “spedale per infermi”, accanto al quale si trovava un oratorio anticamente detto di San Sebastiano (patrono degli infermi), unica costruzione del sito sopravvissuta fino ai giorni nostri e chiamata dal popolo San Giuliano. Risale al 1638 la decisione di sopprimere il ricovero e di trasferire le sue rendite al monastero veneziano di San Giorgio in Alga; in seguito l'oratorio pervenne alla famiglia veneziana dei David dai quali passò alla metà del Settecento al capitolo della cattedrale di Caorle. L'oratorio, una cappellina a navata unica, fu rimaneggiato nel periodo dei canonici veneziani, che “girarono” l'orientamento primitivo. Sempre nel Seicento fu addossata alla parete orientale una pesante struttura barocca con lesene e timpano soprastante, aprendo anche due finestre a lato della porta principale. Oggi il manufatto si presenta in evidente stato di grave degrado strutturale, è inserito nel cortile di un'abitazione privata e si nota facilmente attraversando via Roma