L’oratorio della Confraternita di Sant'Antonio per sette secoli fu sede della Confraternita omonima, fino al XX secolo, dopo aver subito il cambio di destinazione d'uso (adibito a falegnameria) ed essere stato chiuso al pubblico per più di trent’anni, nel 2018, dopo i dovuti restauri è stato riaperto al pubblico. Attualmente è di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero che l'ha concesso in locazione all’Associazione di promozione Sociale Borgo Sant’Antonio Porta Pesa. L'Associazione, costituita prevalentemente da residenti, si è adoperata per il recupero dell'oratorio, affinché torni ad essere un punto di aggregazione per l'intero borgo, riscoprendo le proprie radici storiche. La struttura architettonica dell'oratorio risale al Cinquecento, l’interno è a pianta rettangolare; come molti oratori è privo dell’abside ed è coperto con Volte a Botte a lunette. Nel 1735 ci furono interventi di restauro, la decorazione pittorica ad affresco risale al XVIII secolo, presenta ornati naturalistici di Nicola Giuli e figure di Francesco Appiani
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