Unito alla Porta Otesia, troviamo questo oratorio la cui costruzione risale al 1473 e fu fatto eseguire dalla omonima antica Arciconfraternita.
L'oratorio consta di due locali: il primo è una specie di vestibolo in cui sono presenti due altari dedicati alla B.V. del Carmine e a S.Antonio da Padova, sculture di Filippo Scandellari (1717-1801). Il secondo vano è l'oratorio vero e proprio che nel corso del Cinquecento da allievi di Raffaello è stato arricchito da tredici affreschi a grandezza naturale rappresentanti il Salvatore e i dodici apostoli. La pala d'altare rappresentante la discesa dello Spirito Santo è opera del lucchese G.B. Digerini.