ORATORIO DELL'IMMACOLATA

PRATA DI PRINCIPATO ULTRA, AVELLINO

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ORATORIO DELL'IMMACOLATA
L'oratorio dei Morti di Prata si sviluppa nell'area occupata un tempo dalla vecchia matrice giá rudere nel 1673.Ricostruito successivamente agli inizi del '700, fu oggetto di un intervento definitivo dopo la concessione regia del 1762 e sottoposto a nuovi restauri dopo l'incedio del 1856.La chiesa attuale, delimitata da una cancellata in ferro(1891) é estremamente interessante per l'armonia delle forme. La Facciata, caratterizzata da una soluzione architettonica neoclassica a ordine unico, é ripartita da lesene scanalate con capitelli che sorreggono un fregio con triglifi e metope, dove compare una piccola antologia delle Litanie dedicate all'Immacolata.Si tratta di una riproduzione in rilievo di gesso ed intonaco: da sinistra la Stella Maris, il cipresso, il fiore di campo, lo specchio e la torre di David.Sulla fascia poggia il timpano triangolare ornato da dentelli con al centro un oculo dipinto con l'immagine dell'occhio divino contornato da raggi del sole.Sopra il portale, racchiuso dentro una cornice ovale,é presente l'affresco dell'Immacolata concessione, coevo alla data di costruzione dell'edificio e significativamente collegato alla nuova intitolazione del sodalizio nel 1762.L'affresco é in via di deterioramento, ma presenta la Vergine Immacolata secondo un tipo iconografico diffuso durante il barocco: senza velo con i capelli sciolti, tunica rossa e manto azzurro, in piedi su una nuvola circondata da Cherubini.Il dipindo costiutuisce l'unica documentazione pittorica superstite tra quelle promosse dai sodalizi pratesi.La nicchia ovale dell'affresco é delimitata da una sottile cornice rettangolare,dove nei pennacchi sono presenti elementi floreali in stucco.Affianca la facciata una torre campanaria a bugnato, mentre la parte absidale esterna, piú imponente per l'asperitá del terreno, prospetta sul dirupo incombente l'ansa del fiume sabato.L'interno costituiva un elegante insieme di ambiente sette-ottocentesco per la raffinatezza del progetto iconografico: sul soffitto si estendeva, per tutta la lunghezza dell'aula, una tela che riproduceva un cassettonato, dove erano riporodotte le immagini simboliche delle litanie dedicate alla Immacolata,guarnite di rosette dorate.Il tutto ha purtroppo subito danni notevolissimi dal crollo del tetto e si conserva solo nella parte terminale.Nell'unica navata era pure presente un organo sopraelevato,un pulpito ed un pregevole arredo ligneo costituito dagli stalli dei confratelli, con seggi e schienali, collocati sulle pareti laterali della navata.L'aula si amplia presso il presbiterio, inglobando due nicchie arcuate ai lati e suggerendo una pianta a croce latina.Le sue pareti laterali sono scandite dall'alternanza di lesene scanalate e finestre.Sotto gli archi dei lati, con lacunari pentagonali e rosoni dorati, si conservano le nicchie per le statue dei Santi con coppie dorate di cherubini sulla sommitá, gli altari policromi in stucco dipinto a finti marmi ed alcune lastre sepolcrali( Grillo e Semenza) L'area absidale, ad un livello piú alto, é delimitata da un basso cancello in ferro con decorazioni simboliche.L'apparato decorativo trova il suo apice nell'altare maggiore in marmi commessi, con angeli ai capo altare, che culmina in un'ancona dal frontone triangolare poggiante su capitelli corinzi e colonne scanalate, guarniti di dorature.Qui era contenuta la statua della Vergine Immacolata.La cupola soprastante, non visibile dall'esterno, presenta sulla calotta una decorazione a lacunari quadrangolari con borchie dorate, che culminano in un oculo circolare odorno di una colomba circondata da una reggiera. Nell'adiacente sacrestia, tra i cedimenti del tetto, si conservano un affresco con cornice barocca ed un lavabo marmoreo con volute.Il pavimento in cotto dove si alternano maioliche decorate e mattoni.Sui basamenti perimetrali si scorgono elementi aggettanti, pertinenti al precedente edificio.
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