La storia dell'oasi Ripa Bianca inizia con una colonia di nitticore che si insedia spontaneamente prima lungo il fiume Esino e poi sul lago di una ex cava. Proprio in quel territorio apparentemente poco ospitale e accogliente, nel quale avevano convissuto per molti anni la discarica comunale ed una cava di ghiaia. Siamo agli inizi degli anni '90 e Sergio Romagnoli, insieme ad altri soci WWF, si accorge di quanto sta accadendo e inizia una battaglia per la salvaguardia degli animali e dell'ambiente. Oggi l'area ha recuperato il suo aspetto naturalistico originario ed è divenuta il simbolo di come sia possibile creare un ambiente ricco di biodiversità e piacevole da visitare, anche partendo da un territorio degradato e fortemente antropizzato. L’area, estesa per una superficie di 18 ettari, è tutelata dal 1997 ed è attualmente in gestione al WWF Italia ed è inserita nel sistema nazionale delle Oasi WWF.