Il convento venne costruito nel 1528 a spese dei cittadini per ospitare una comunità di frati Cappuccini; annesso alla chiesa omonima, il convento si trova sul Monte Tabor che domina la città ed è appunto anche detto "collina dei Cappuccini". A pianta quadrangolare e distribuito su 2 piani, con gli ambienti comuni al piano terra, il convento ruota intorno al cortile con grossa cisterna per raccogliere le acque piovane; al piano superiore vi si trovano ben 24 celle. A cavallo tra il XVII e il XVIII sec il convento fu ampliato con altre tre stanze diventando punto di riferimento per la comunità religiosa dei Cappuccini in quanto casa di Noviziato. La Chiesa annessa, detta "della Trasfigurazione" per l'affresco alle spalle dell'altare, con navata centrale e e laterale destra, ha perso la sua originaria identità in seguito ai restauri dopo gli eventi sismici del 1851 e 1930 ma conserva dipinti a olio di pregiata fattura artistica.