Quest’area verde racchiude in sé natura, storia e leggenda. L’Oasi della Bruschera è uno dei paradisi naturalistici del Lago Maggiore: è situata nel territorio del comune di Angera, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Occupa una superficie di 95 ettari protetti, in un contesto naturale di circa 400 ettari di terreno, una delle zone umide più ampie e significative della sponda lombarda del Lago Maggiore, adiacenti al golfo di Angera, nel quale si trova anche l’isolino Partegora.
Secondo una leggenda e una cronaca dell’epoca, Sant’Arialdo, un chierico sostenitore della riforma del clero, fu martirizzato proprio qui, nel giugno 1066. Sempre in quest’area paludosa, nel 1776, Alessandro Volta (ospite dell’amica angerese Teresa Castiglioni) studiò il curioso fenomeno dell’ ”aria infiammabile”: smuovendo i bassi fondali paludosi con l'aiuto di un bastone vide che risalivano bolle, che raccolse in bottiglie. Si accorse poi che quel gas, formatosi dalla decomposizione di animali e vegetali, poteva essere incendiato: Volta aveva scoperto il metano.
Attualmente la Bruschera è costituita da prati umidi e stagni naturali ed artificiali, piccoli appezzamenti agricoli, macchie di querce e robinie, sentieri sterrati, spiaggette sassose e canneti ma soprattutto da boschi idrofili di ontani neri, alimentati da un naturale sistema di risorgive, che ne fanno uno degli ultimi esempi di foresta allagata della Lombardia.